Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Annibale Caro [1507 - 1566]
Rime [1757]
Rime [1757]
CIII
M. Laura Battiferri, al Caro.
M. Laura Battiferri, al Caro.
CARO, se ’l basso stile e ’l gran desio
fosser conformi, e la materia e l’arte, del vostro nome ornate le mie carte unqua non temerian di Lete il rio. Ma veggio ben che ’l pigro ingegno mio, a cui sì rari doni Apol comparte, tanto più scende in odiosa parte, quanto più verso il ciel l’ergo ed invio. E di FETONTE audace il caso strano e d’Icaro soviemmi; ond’ardo e tremo, sentendo al mio volar tarpate l’ale. Pur voi seguendo, e forse non in vano, salgo; ov’io spero, oltr’al mio giorno estremo, viver per voi, per voi farmi immortale. | 5 10 |
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