Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Annibale Caro [1507 - 1566]
Rime [1757]
Rime [1757]
XCIV
Risposta del Caro.
Risposta del Caro.
VENIERO, al dolce porto, ove m’inviti,
tu la stella mi sei, MOLINO il faro. Ma quanti, lasso, in queste sirti entrâro che ne sian mai per tempo a riva usciti? Monti ho d’intorno orribili infiniti d’onde e d’arene. E pur mi ci gittâro amici venti. E n’ho scampo e riparo; così ne sieno i miei rischi finiti. Ben vegg’io voi, che, quasi i due lucenti figli di Leda, in questi atri soggiorni di sì lunge mi siete ognor presenti. E ne spero anco e ’l mar più queto e i giorni più chiari; ma che ponno i miei già lenti remi? e chi m’apre il vado, onde a voi torni? | 5 10 |
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