Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Pietro Bembo [1470 - 1547]

Rime [1548]
LXXXVIII

   Sogno, che dolcemente m’hai furato
a morte e del mio mal posto in oblio,
da qual porta del ciel cortese e pio
scendesti a rallegrar un dolorato?
   Qual angel hai là su di me spiato,
che sì movesti al gran bisogno mio?
scampo a lo stato faticoso e rio
altro che ’n te non ho, lasso, trovato.
   Beato se’, ch’altrui beato fai;
se non ch’usi troppo ale al dipartire,
e ’n poca ora mi tôi quel che mi dài.
   Almen ritorna, e già che ’l camin sai,
fammi talor di quel piacer sentire,
che senza te non spero sentir mai.




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