Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Giuseppe Battista [1610 - 1675]
Da “Poesie meliche” parte I [1666]
Da “Poesie meliche” parte I [1666]
VII
L’uomo esser dêe pacifico.
L’uomo esser dêe pacifico.
Per non cader squarciato all’altrui morso
ha le zampe falcate il fido alano, e se talor guerreggia il toro insano dalle corna lunate ottien soccorso. Unghia laceratrice aguzza l’orso, e dente avvelenato il mostro ircano, l’aquila ha il rostro, e l’istrice montano selva d’acuti strali erge sul dorso. Ha lorica di squame il pesce avaro, arma dedala pecchia ago mordace, cela serpe crudel veleno amaro. Natura sol, nell’opre sue sagace, fa l’uomo inerme. Ed argomento è chiaro ch’altro non vuol, se non ch’ei viva in pace. | 5 10 |
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