Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Anton Giulio Brignole Sale [1605 - 1665]
Da “Le instabilità dell’ingegno” [1635]
Da “Le instabilità dell’ingegno” [1635]
I.3
[La cortigiana frustata.]
[La cortigiana frustata.]
Per qual sua colpa essaminata e vinta
costei, che al bel candor sembra innocente, sotto le scosse di flagel pungente il molle dorso a insanguinare è spinta? Se del mio cor furato appar convinta, si castighi il suo crin, ch’egli è nocente; se di mia vita ancisa, il ciglio ardente paghine il fio: fu da’ suoi dardi estinta. Ah, non è questo il fallo! Ella è punita perché allor che io le apersi il mio martìre voltommi il tergo e fe’ da me partita. E ’l tergo ha duol. Donne, or da voi si mire che non ver’ voi giusto rigor s’irrìta pel furare o ’l ferir, ma pel fuggire. | 5 10 |
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