Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Francesco Della Valle [? - XVII sec.]
Da “Raccolta di sonetti d’autori diversi ed eccellenti dell’età nostra” [1623]
Da “Raccolta di sonetti d’autori diversi ed eccellenti dell’età nostra” [1623]
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Al signor Girolamo Brivio.
Al signor Girolamo Brivio.
Dopo due lustri, le romane mura,
ov’io vissi non so se vita o morte, lascio; e sperando di cangiar mia sorte, stolto il partire ogni mio ben mi fura. Se resta il lume e meco vien l’arsura degli occhi che mi diede Amor per sorte, in uscir queste antiche amate porte esce a me l’alma et il mio dì s’oscura. Tu che sul Tebro ancor, Brivio felice, già glorie acquistar sai con nobil arte, e sei del mio bel sol fatto fenice, deh fammi per pietà picciola parte del ben che godi, e, mentre a me non lice, invola raggi e a me li manda in carte. | 5 10 |
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