Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Francesco Balducci [1579 - 1642]
Da “Rime” [1630]
Da “Rime” [1630]
IV
[Il rivale.]
[Il rivale.]
Dunque, un vano, un spergiuro, un fuggitivo,
che dianzi ’l giogo tuo scuoter si volse, che ’l piè di nodo e ’l cor di fé disciolse, concorse meco? ed io mel veggio e vivo? Dunque, colui ch’al volto amato e divo per vil sasso adorar le spalle volse, quel ch’offese il tuo nume e non si dolse, s’appressa a l’ara? e tu nol prendi a schivo? Dunque, in servendo avrà di par mercede il giusto e ’l reo? Dunque, egual forza teco ha l’altrui tradimento e la mia fede? Ah, schernita virtù, che fai più meco, lasso, s’Amor sol per ferirmi vede, ma per mirar le mie ragioni è cieco? | 5 10 |
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