Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Marcello Macedonio [1582 - d1620]
Da “Le nove Muse” [1614]
Da “Le nove Muse” [1614]
II
Abito azurro lodato.
Abito azurro lodato.
Sciogli la benda e gira il guardo, Amore,
a vagheggiar la dolce tua guerrera; passa costei, d’azurre spoglie altera, e io la miro, e perdo gli occhi e ’l core. Signor, se brami ne l’imprese onore, fa l’insegne d’azurro a la tua schiera; tu, bella speme, or cangia il verde e spera vestita sol d’oriental colore: color felice a tanta gloria eletto. L’oro per gelosia diventa oscuro, e n’ha invidia la porpora e sen dole. Ma non t’accorgi ancor, tardo intelletto, ch’a sì bel corpo si dovea l’azuro, perché mancava un cielo a sì bel sole? | 5 10 |
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