Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Pietro Casaburi Urries [? - XVII sec.]
Da “Delle sirene” [1685]
Da “Delle sirene” [1685]
XXIX
Chiome nere.
Chiome nere.
Foschi miei labirinti, in cui dannato
lieto il mio core in dolce error s’aggira; ebeni molli, entro i cui lacci aspira stretto languir l’istesso arcier bendato; vivaci inchiostri, onde su l’etra il fato gli amorosi trofei stampar si mira; tenebre luminose, ove sospira gli ori il sol miniar del carro aurato; ombre di paradiso, a’ vaghi orrori che balenate in su l’etereo velo, cedono gli astri i tremuli fulgori. Nero crine a formar, che vinto ha Delo, perché rapisca infinità di cori, Amor filò le calamite in cielo. | 5 10 |
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