Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Pietro Casaburi Urries [? - XVII sec.]
Da “Delle sirene” [1685]
Da “Delle sirene” [1685]
V
Al signor don Michele Casaburi, mio fratello, dimorando capitano nello stato di Milano.
Al signor don Michele Casaburi, mio fratello, dimorando capitano nello stato di Milano.
Qualor degl’inni a’ regolati incanti
sposi in Parnaso armoniosi avori, emuli tu, fra gl’itali cantori, i metri a Lesbo et a Micene i canti; qualor del brando a’ fulmini tonanti svegli di Marte infuriati ardori, premi, intrecciando i trionfali allori, svenati Achilli e sviscerati Arganti; quindi della tua lira all’auree note, della tua spada a’ fólgori ammirandi tien lo stupor l’altrui pupille immote: ché a vincer Cigni, a debellar più Grandi avesti tu da le stellanti rote d’Orfeo le cetre e d’Orione i brandi. | 5 10 |
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