Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Battista Guarini [1538 - 1612]
Rime [1663]
Sonetti
Rime [1663]
Sonetti
LXIII
Meritar la sua donna di aver in cielo più degno luogo del sole.
Meritar la sua donna di aver in cielo più degno luogo del sole.
O sol de l’alme più leggiadre e belle,
se col favor dei favolosi inchiostri poter gli Orsi e i Centauri e gli altri mostri fregiar il ciel di luci indegne e felle, deh perché al mio verace stil tra quelle, voi benigno pianeta ai voti nostri, erger non lice, voi che i merti vostri puon, volando, portar sovra le stelle? Dove non pur là ’ve s’ingemma e ’ndora di tante stelle il maggior cerchio adorno, vi darà loco ogni lucente segno, ma il carro aurato, ov’ei ne mena il giorno, vi darà Febo e sarà vostra aurora: di voi, mio sole, ogn’altro loco è ’ndegno. | 5 10 |
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