Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Battista Guarini [1538 - 1612]
Rime [1663]
Sonetti
Rime [1663]
Sonetti
LXII
Consola bella donna lasciata da un amante poeta.
Consola bella donna lasciata da un amante poeta.
Benché la cetra, che gran tempio ardio
garrir, più che cantar, de’ vostri onori, per voi si taccia, e spenti i primi amori, sperando, nutra un novo e van desio, sdegno non turbi i be’ vostr’occhi, ond’io esca ministro ai miei felici ardori. Non mancherà chi ’l vostro nome adori e cantando l’involi a un lungo oblio. Ché se quel che cantò l’ira d’Achille foss’oggi a voi de la sua tromba avaro, farne nobil vendetta anco vedrei; ch’un sol di voi soave sguardo e chiaro, per farvi gloriosa a mille a mille, gli Anfioni destar puote e gli Orfei. | 5 10 |
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