Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Battista Guarini [1538 - 1612]
Rime [1663]
Sonetti
Rime [1663]
Sonetti
XCV
Risposta al sonetto dell’abbate di Guastalla.
Risposta al sonetto dell’abbate di Guastalla.
Quando pensai con giovinette e ’ndustri
mani spogliar de’ più bei fior Parnaso tutto, e tutto versar in picciol vaso quel fonte, ond’oggi rado è ch’uom s’illustri, deh colto avessi in vece di ligustri frutto che non soggiace al tempo, al caso; ch’oggi non temerei dopo l’occaso di Lete ingordo e de’ fugaci lustri. Baldi felice, a voi quel sommo Sole, da cui riceve il sol la luce e ’l moto, diè di senno e di lingua egual misura. Suonan del vostro nome (alta ventura del mondo che l’ascolta a voi divoto) di Cirra gli antri e del Liceo le scole. | 5 10 |
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