Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Paolo Abriani [1607 - 1669]
Da “Poesie” [1664]
Da “Poesie” [1664]
II
[Il sonetto.]
[Il sonetto.]
Vorrei per Nuccia mia far un sonetto,
ma sento che la vena or non mi serve, e quanto il desiderio in me più ferve, tanto il mio ingegno a questa impresa è inetto. Pur mi ci vuo’ provar, ché se più aspetto, dubito che ’l poter più mi si snerve: «Nuccia, com’hai per me così proterve tue voglie?». Eh, non va ben questo concetto! Voltiamo faccia, e andiam da poppa a prora: «Io canto di colei l’alta eccellenza». No, diciam meglio e incominciamo ancora: «Celebra, Urania, tu, l’alma presenza». Ma come c’entra Urania? Or su, per ora, far sonetti non so; ci vuol pazienza! | 5 10 |
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