Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Alfonso Antonini [1584 - 1657]
Da “Rime” [1615]
Da “Rime” [1615]
I
Proposizione de l’opera, et invocazione a le Muse.
Proposizione de l’opera, et invocazione a le Muse.
Vergini, voi che tra i castalii fiori
tessete i carmi al gran cantor di Xanto, scendete per pietà d’un lungo pianto a scherzar con la lira e con gli Amori. Spiegar non bramo in numeri canori le vittorie di Lerna o d’Erimanto, ma solo al suon d’un lagrimoso canto trovar salute ai miei mortali ardori. E s’averrà che l’alta impresa ardita nulla pietà del mio languir m’apporte, né da l’idolo mio venga gradita, almen per voi, con vie più nobil sorte, se non darò salute a la mia vita, darò forse la vita a la mia morte. | 5 10 |
poesialirica.it - gennaio 2008 - Ideazione e realizzazione a cura di admin@poesialirica.it