Parnaso Italiano
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Repertorio della poesia italiana tra Cinquecento e Seicento
Marcello Giovanetti [1598 - 1631]
Poesie [1622]
Sonetti
Poesie [1622]
Sonetti
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Risponde al signor Nicola Paccaroni, giovine di spirito e di molto valore.
Risponde al signor Nicola Paccaroni, giovine di spirito e di molto valore.
È ben ragion ch’in boschereccia riva
io di rustici amori empia le carte e di capanna umìl l’ombre descriva, ove Giove non fólgora, né Marte. Qui da l’arme d’Amor fui colto in parte; qui d’ogni libertà l’empia mi priva, e ognor con novo ingegno e con nova arte fa maggior nodo, e maggior fiamme avviva. Ma se da questi incanti io traggo fuore libero il piè, né più la sorte unita sia co ’l destino a ministrarmi ardore, potrebbe forse con più degna aita, mossa la penna mia da novo Amore, dar al morto mio stil perpetua vita. | 5 10 |
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